Chi ero
Sono cresciuto a Verona, in un tempo in cui i pomeriggi sembravano più lunghi e le strade profumavano di pane appena sfornato. Fin da ragazzo ero curioso di tutto: osservavo le persone, le loro espressioni, i loro gesti, cercando di capire cosa ci fosse dietro ogni sguardo. Dopo gli studi, il giornalismo è stato il mio primo grande amore: raccontare storie, rincorrere notizie, vivere con il taccuino sempre in tasca. Allora credevo che conoscere il mondo significasse accumulare fatti. Non sapevo ancora che avrei imparato molto di più rallentando.

“Ero un uomo che correva per raccontare il mondo, senza sapere che presto avrei imparato a camminare per ascoltarlo.”

Chi sono
Un giorno ho sentito che le pagine che riempivo non bastavano più. Ho lasciato il lavoro per partire senza un vero itinerario, seguendo solo l’istinto. L’Oriente mi ha accolto con il suo caos e la sua quiete: ho attraversato mercati brulicanti di voci, deserti silenziosi, templi immersi nell’incenso. Ho ascoltato storie sussurrate attorno a fuochi improvvisati, ho imparato dottrine religiose e filosofie lontane dalla mia cultura, e le ho annotate su quaderni che sono diventati il mio bagaglio più prezioso.

Tornato in Italia, ho trovato una nuova stabilità nel settore pubblico, ma non ho mai smesso di scrivere. Oggi sono un uomo che cerca equilibrio tra due mondi: quello ordinato della vita quotidiana e quello libero, imprevedibile, delle parole.

“Oggi non rincorro più il tempo, ma lo accolgo. E, quando serve, lo lascio scorrere.”

Chi vorrei essere
Sogno di continuare a dare voce a storie che aiutino a vedere e sentire diversamente, proprio come è successo a me. Vorrei trasformare i miei diari di viaggio in libri che siano sentieri aperti per chi cerca un contatto più autentico con sé stesso e con ciò che lo circonda.

Vorrei che le mie parole fossero come acqua di sorgente: semplici, limpide, ma capaci di dissetare chi si ferma ad ascoltare. E se un giorno, voltandomi indietro, vedrò che qualcuno ha camminato lungo quei sentieri di carta, saprò di essere diventato l’uomo che volevo essere.

“Vorrei essere un uomo che lascia dietro di sé sentieri di parole, capaci di condurre altri a ritrovare sé stessi.”